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I Rococò

A Napoli anche i dolci hanno qualcosa di artistico e non a caso, perché questo nome deriva appunto dal francese rocaille che indica un elemento di decoro a forma di roccia o di conchiglia. Anche in questo biscotto a forma di ciambella, croccante fino a temere di lasciarci i denti, non manca il pisto napoletano e la frutta secca. Sembra che a introdurre la ricetta in Campania, siano state le Monache del Real Convento della Maddalena, intorno al 1300. Queste antiche ricette sono arrivate a noi passando dalle sacre cucine delle suore di clausura, passando di convento in convento, fino a diventare specialità di pasticceria. Per osservare la tradizione imbevete il Rococò in un vino liquoroso così da riscoprirne la morbidezza e bilanciarne i sapori.

Ingredienti
300 gr di farina 00
90 gr di acqua tiepida
1 gr di ammoniaca per dolci (in alternativa 1 gr di bicarbonato)
10 gr di pisto
la buccia di un limone grattugiata
la buccia di 2 arance grattugiate
50 gr di miele
200 gr di zucchero
300 gr di mandorle (200 gr tritate e 100 intere)
1 uovo per lucidare
Cottura: per un Rococò morbido mettere in forno a 190° per 15 minuti.;
per un Rococò tradizionale, cottura in forno a 190° per 25 minuti.

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